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Il Palazzo del Governo

II Palazzo del Governo, sede della Provincia e della Prefettura, è stato progettato e realizzato dall'architetto Oriolo Frezzotti la cui attività professionale è profondamente legata alla fondazione di tre "città nuove" dell'Agro: Littoria, Pontinia e Sabaudia.

 

Nel 1932 ricevette l'incarico di redigere il piano regolatore della città nascente e progettò i principali e più rappresentativi edifici pubblici. Nel 1933 curò il piano di ampliamento di Littoria, la progettazione della fontana monumentale della Piazza XXIII Marzo e degli edifici amministrativi necessari alla istituzione della Provincia.

 

II Palazzo del Governo è tra i più significativi edifici della fondazione. 
Testimonia il senso e la funzione del "potere amministrativo" e di governo in un territorio ancora profondamente disgregato al suo interno che vive profondi processi di trasformazione e che si avvia a costruire una propria storia ed a definire una propria identità.

 

Attorno a Piazza della Libertà (già XXIII Marzo), centrata su un'allegorica fontana ornata da grandi spighe di travertino, dono della città di Asti - anch'essa disegnata da Frezzotti -sorgono il Palazzo del Governo (1934) sede della Prefettura e della Provincia, ornato da un parato di mattoncini decorati da grandi lesene di travertino e centrato sul balcone o arengo decorato da un fregio di Francesco Barbieri raffigurante Cerere, Igea, Minerva e da una composizione allegorica della bonifica.

 
 
Nell'immagine sullo sfondo il Palazzo del Governo, in primo piano la fontana di Piazza della Libertà
Il Palazzo del Governo
 

Sulla facciata due scritte: "Siccentur pomptinae paludes tantumque agri suburbani reddantur ltaliae" e "Duello fu che invano tentato per 20 secoli stiamo traducendo in realtà vivente. Abbiamo conquistato una nuova provincia."
Nella sala delle adunanze, su tre delle pareti corre una grande tempera, opera di Duilio Cambellotti, che rievoca La conquista della terra o La redenzione dell'Agro.

 
 
L'immagine è l'opera di Duilio Cambelloti presente nella sala delle adunanze
Opera di Duilio Cambellotti
 

Tutto il Palazzo è circondato da un muro in mattoncini uguali a quelli del parato: nella loro parte più larga furono impressi il monogramma di Mussolini e l'anno.  II muro è stato restaurato nel 1994-95.